4 motivi per cui conviene sospendere il mutuo

Sono oltre 16mila le famiglie che entro ottobre 2017 hanno potuto sospendere per 12 mesi la quota capitale del proprio finanziamento, tra mutuo prima casa e credito al consumo. Il tema è stato oggetto anche di una specifica norma, contenuta nell’ultimo decreto Milleproroghe, che consente di allungare il periodo di ammortamento dei finanziamenti per famiglie e piccole e medie imprese ancora per un biennio. Ma quando conviene richiedere la sospensione del mutuo? William Cappa, esperto e addetto ai lavori del settore, ha individuato 4 motivi per i quali l’interruzione delle rate del mutuo per difficoltà economica è la scelta più intelligente. 1) UN DIRITTO RICONOSCIUTO – La richiesta di interruzione delle rate è corretto richiederla perché è un diritto riconosciuto al consumatore, ed è prevista sia dalla legge che dai contratti di mutuo firmati tra il richiedente e la banca. Rileggendo il contratto di mutuo, si noterà che c’è una clausola che permette di potersi affidare alla moratoria in caso di gravi difficoltà. Anche perché la banca stessa ha un interesse importante ad autorizzare il congelamento della rata per 12 mesi. Si evitano interventi legali per il recupero del credito, si evitano spese giudiziali per avviare un pignoramento, ecc. La moratoria è una possibilità per entrambe le parti per capire se nel prossimo futuro ci sarà di nuovo la capacità finanziaria di riprendere a pagare le rate del mutuo. 2) TEMPO PER ORGANIZZARSI – Permettersi la tranquillità di avere un momento in cui tirare il fiato e non avere l’incombenza della scadenza mensile aiuta molto e rasserena un po’ gli animi. Tutto deve essere coordinato con la propria banca in modo da fare ogni cosa secondo le norme vigenti. Il tempo è una risorsa limitata ma va sfruttata al massimo. Attenzione però: non si può chiedere di sospendere il mutuo per un anno se non si ha una valida motivazione, come per esempio la perdita del lavoro. 3) RATE SCADUTE E MORATORIA – Ci sono alcune possibilità che gli utenti non conoscono. Alcune banche concedono infatti la possibilità di poter far rientrare le rate non pagate dei mesi passati già nel periodo di moratoria. Poniamo un esempio semplice. Immaginiamo di non avere pagato le ultime 5 rate. Andiamo in banca e chiediamo di sospendere il mutuo per un anno. Facendo rientrare le 5 rate non pagate all’interno del periodo della moratoria, è come se fossero già 5 i mesi di interruzione dei pagamenti e a questo punto restano altri 7 mesi davanti. Altre banche, invece, chiedono di rientrare della rate scadute per poi concedere la sospensione del mutuo per un anno. 4) UN PIANO PER IL FUTURO – Un anno di tempo non è proprio poco. Ma non è nemmeno un tempo infinito. Diciamo che è un periodo giusto per potersi rimettere in pari con la situazione, magari trovando un nuovo posto di lavoro o un’altra soluzione finanziaria. Ma cosa succede se alla fine le cose non cambiano e si deve ricominciare a pagare il mutuo? È giusto essere positivi, ma è altrettanto corretto avere una visione a lungo termine e prevedere cosa fare in caso in cui la situazione economica famigliare non si rimetta a posto.

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